Cala il sipario sull’edizione 2021 della Notte dei Ricercatori “SuperScienceMe - Research is your Re-Generation".
Un'edizione che ha messo in primo piano la tutela del Pianeta e di tutte le sue forme di vita stimolando un confronto sull’economia circolare, la tutela della biodiversità e aperto una riflessione su alcuni obiettivi del Green Deal europeo, trasportandoci su un’Arca virtuale, alla scoperta dei migliori risultati scientifici, disponibili, in materia ambientale.
Un evento che ha segnato, in parte, un ritorno alla normalità con attività, online e in presenza, alla scoperta della Ricerca in atto all’interno dell’Università Mediterranea.
“L’obiettivo è di creare occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante”, ha detto il Prof. Claudio De Capua, Prorettore Delegato al Trasferimento Tecnologico nell’aprire l’evento, “Occasione che si ripete ogni anno contemporaneamente in tutta Europa, ogni ultimo venerdì di settembre, articolandosi in numerose iniziative e, che quest’anno, ci invita a riflettere sull’importanza della ricerca nella transizione ecologica, esplorando nuovi modelli di sviluppo sostenibile nell’ambito ambientale, economico e sociale”.
“Una carrellata di eventi finalizzata a dare stimolo ai giovani nel campo della ricerca e dell’innovazione” ha affermato il Rettore Prof. Santo Marcello Zimbone aggiungendo, inoltre, che: “la ricerca si apre al mondo e l’Arca, nel compiere il suo viaggio virtuale vuole mettere in evidenza quante opportunità ci siano e quanti spazi l’Università può offrire per la crescita dei giovani. Un evento che, per quanto ci tiene a distanza, pone l’Università vicino ai giovani e alle famiglie; lo fa in un territorio che ha bisogno dell’Università che rappresenta, forse, uno dei pochi presidi culturali e, in questo, la Mediterranea si impegna supportando azioni importanti che permettono di vedere delle prospettive un tempo impensabili”.
Un viaggio nel futuro della scienza! fra talk, esperimenti e visite virtuali all’interno dei laboratori oltre tre dirette live dall’Università Mediterranea, presentate dai Dottori Domenico Rositano e Luciano Zingali.
Abbiamo riflettuto con il Prof. Francesco Mauriello sulla trasformazione degli scarti di lavorazione del pesce in energia pulita e biofertilizzanti quale grande opportunità per la Calabria e le regioni del mediterraneo.
Scoperto nuove modalità di costruire con il Prof. Francesco Barreca attraverso Moduli edilizi componibili, in legno e sughero, ad elevate prestazioni energetiche ed ambientali.
Ragionato con il Prof. Nicola Moraci sulla difesa del suolo, la gestione dei rifiuti urbani e speciali, la progettazione, gestione e monitoraggio delle discariche per rifiuti; la bonifica di siti contaminati e lo sviluppo di materiali innovativi per l'ingegneria civile e ambientale.
Approfondito con il Prof. Lucio Bonaccorsi lo sviluppo e l’ottimizzazione di materiali e nanomateriali per applicazioni in campo ambientale ed energetico.
Disquisito con il Prof. Massimo Lauria sulla Governance innovativa del patrimonio immobiliare, che accoglie la sfida della gestione degli immobili in regime di emergenza e post emergenza da Covid- 19, attraverso Protocolli basati su Smart BIM, soluzioni metodologiche e di processo per pianificare e gestire la “nuova normalità”. L’arca virtuale, logo simbolo di questa edizione, ha intrapreso il suo viaggio nella serata del 23 settembre con il concerto di Fabio Macagnino Trio per poi continuare, lungo la sua rotta il 24 settembre, con la lunga maratona della ricerca, proseguire con la Cerimonia di Consegna delle Pergamene ai Dottori di Ricerca ed arrivare a destinazione con il concerto di Joe Barbieri. La Cerimonia di Consegna delle Pergamene ai Dottori di Ricerca, divenuta appuntamento fisso all’interno della manifestazione, rappresenta un momento solenne per la celebrazione del più alto grado di istruzione accademica. La cerimonia, organizzata da Angela Crucitti coadiuvata da Luciano Zingali, è stata aperta dal Prof. Claudio De Capua, il quale ha sottolineato l’importanza della ricerca e del trasferimento della conoscenza quale motore della società e come fonte di riflessione sull’importanza del rispetto dell’ambiente depredato negli ultimi decenni. A simboleggiare una nuova rinascita l’Hibaku Jumoku, l’albero della pace giapponese sopravvissuto alla bomba di Hiroshima, i cui semi, grazie a Plant for the Planet, hanno generato nuovi germogli che saranno presenti sul nostro territorio e avranno dimora presso la Mediterranea; l’albero è stato consegnato per mano del Dott. Nuccio Barillà, Componente del Direttivo Nazionale di Legambiente. Ha chiuso la lunga giornata lo Science Show, il contest finalizzato a premiare il migliore comunicatore scientifico e che ha visto vincitore per la Mediterranea, nella categoria “Creatività”, il Prof. Massimo Lauria. Foto di Marco Costantino
I Dottori di Ricerca che hanno ricevuto la Pergamena, potranno scaricare tutte le loro foto in alta risoluzione al seguente link: https://we.tl/t-UsnXMG5h6B
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