L’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) ha presentato il 13 aprile 2022 i primi risultati del terzo esercizio della Valutazione della Qualità della Ricerca italiana (VQR 2015-2019) delle Università statali e non statali, delle Scuole Speciali, degli Enti di Ricerca vigilati dal MUR e delle Istituzioni diverse partecipanti su base volontaria.
La valutazione della ricerca, riferita al quinquennio 2015-2019, ha riguardato la produzione scientifica e i casi di studio di terza missione (che comprendono la valorizzazione e il trasferimento delle conoscenze, oltre che le interazioni con il contesto socio-economico-territoriale e che hanno un impatto significativo sulla società) e gli esiti della stessa incideranno in modo sostanziale sulla distribuzione dell’80% della quota premiale del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) dedicato alle Università.
I risultati della VQR 2015-2019 sono espressi in termini, oltre che di punteggio medio dei prodotti di ricerca, di due tipologie di indicatori: qualitativi (indicatori “R”), che misurano la qualità dei prodotti valutati rispetto alla qualità media dei prodotti di tutte le istituzioni, tenendo conto del peso delle diverse aree scientifiche nella specifica università, e quali-quantitativi (indicatori “IRAS”), che misurano la qualità dei prodotti considerando nel contempo la dimensione dell’ateneo (cioè il numero totale dei prodotti valutati) e che premiano quindi gli atenei con un numero elevato di docenti e ricercatori di ruolo.
Le notizie che riguardano da vicino l’Università Mediterranea di Reggio Calabria evidenziano un importante balzo in avanti sul fronte della qualità della ricerca e della terza missione. UniRC riporta, in termini qualitativi, risultati di eccellenza nel panorama nazionale in due degli indicatori misurati dalla VQR e si conferma tra gli atenei con i risultati più interessanti nell’ambito del Sud Italia.
I risultati mostrano, infatti, una collocazione dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria nel gruppo di testa degli atenei italiani per 2 indicatori qualitativi su quattro: l’indicatore “R3”, relativo alla qualità dei prodotti di ricerca dei ricercatori “giovani”, che hanno conseguito il titolo dottore di ricerca presso la Mediterranea nel periodo 2012-2016, che colloca UNIRC in terza posizione nella graduatoria degli atenei statali, e l’indicatore “R4”, inerente alla qualità delle attività di terza missione, che colloca l’Ateneo reggino in tredicesima posizione nella graduatoria nazionale.
Un’analisi attenta dei dati sulla qualità dei prodotti della ricerca mostra un deciso miglioramento dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria rispetto al precedente esercizio di valutazione della ricerca, VQR 2011-2014, per quanto riguarda il valore medio della qualità dei prodotti di ricerca dei docenti dell’Ateneo (+41,7%) che passa da 0,48 a 0,68 (il voto medio massimo ottenuto a livello nazionale nella VQR 2015-2019 è pari a 0,79). Tale punteggio colloca l’Ateneo di Reggio Calabria all’undicesimo posto nella graduatoria dei 22 atenei del Sud-Italia, e al secondo posto tra gli atenei di Calabria, Sicilia e Basilicata.
Infine, l’Ateneo di Reggio Calabria ha conseguito un voto medio pari a 0,74 con riferimento ai prodotti di ricerca conferiti dal personale che è stato assunto o ha conseguito avanzamenti di carriera nel periodo 2015-2019 (il voto medio massimo ottenuto a livello nazionale è pari a 0,81). In base a tale risultato, UNIRC si posiziona al primo posto tra gli atenei di Calabria, Sicilia e Basilicata e all’undicesimo posto tra gli Atenei del Sud-Italia.
Il Prorettore alla ricerca
Prof. Nicola Moraci