Programma esteso dei moduli
Stabilità dei pendii (6 cfu)
i principali argomenti previsti dall’insegnamento, sulla base degli obiettivi da raggiungere sono:
INTRODUZIONE AL CORSO; 1. CLASSIFICAZIONE DELLE FRANE. Stato di attività. Cause di innesco dei movimenti franosi; 2. MODELLAZIONE GEOTECNICA DEL PENDIO. Richiami sulla resistenza dei terreni e sui principali mezzi di indagine per la caratterizzazione delle formazioni coinvolte nei fenomeni franosi; 3. METODI DI ANALISI PER LA STABILITÀ DEI PENDII. Equilibrio limite: la posizione del problema. I metodi delle strisce. Il pendio indefinito asciutto, immerso in acqua in quiete, immerso in acqua in moto di filtrazione. Il metodi approssimati: equilibrio dei momenti (Bishop semplificato). I metodi approssimati: equilibrio delle forze (metodo di Janbu semplificato). Il metodo di Morgestern e Price. Il metodo di Spencer; 4. VERIFICHE DI SICUREZZA SECONDO LA NORMATIVA VIGENTE (NTC18). Livelli di sicurezza e cinematismo critico. Pendii naturali e artificiali; 5. MECCANISMI DI DEFORMAZIONE E ROTTURA DEI PENDII NATURALI. Formazione e propagazione della superficie di scorrimento. La rottura progressiva; frane di primo distacco e frane riattivate. La scelta dei parametri di resistenza al taglio da introdurre nelle analisi di stabilità: condizioni di drenaggio e natura della frana; 6. PRINCIPALI INTERVENTI DI STABILIZZAZIONE DEI PENDII: criteri di scelta ed analisi degli interventi; 7. CONTROLLI E MONITORAGGIO. Metodologie di monitoraggio. Strumentazione geotecnica in sito per la misura degli spostamenti in superficie e in profondità (inclinometri) e delle pressioni neutre (piezometri). Esercitazioni relative alle verifiche di sicurezza dei pendii naturali, ed artificiali alla luce della normativa nazionale vigente
Fronti di scavo (3cfu)
INTRODUZIONE AL CORSO. Scavi per opere di fondazione. Scavi in trincea. Scavi non protetti e protetti. Scavi sotto falda: drenaggio preliminare nell’ area circostante lo scavo: interventi di dewatering Tecniche esecutive degli scavi. 1. FENOMENI DI COLLASSO DEGLI SCAVI. Instabilità delle pareti di scavo: altezza critica di scavo e influenza della coesione. Instabilità del fondo dello scavo: fattore di stabilità. Stati limite ultimi di tipo idraulico (sifonamento, sollevamento del fondo dello scavo) . 2. STATO LIMITE DI ESERCIZIO. Spostamenti indotti dallo scavo e da altri fattori. Importanza di valutare i cedimenti a tergo di paratie. 3. RICHIAMI SULLA SPINTA DELLE TERRE. Stato tensionale attivo e passivo. Spostamenti necessari alla mobilitazione delle spinte. Presenza della coesione. Influenza dell’attrito. Verifiche in condizioni non drenate. 4. OPERE PROVVISIONALI: SCAVI ARMATI. Fasi esecutive. Metodi di analisi. Diagrammi delle spinte apparenti.5. FRONTI DI SCAVO SOSTENUTI DA DIAFRAMMI. Tecniche esecutive e tipologie dei diaframmi. Diaframmi a mensola ed ancorati: criteri di dimensionamento allo stato limite ultimo e di esercizio. Tiranti di ancoraggio: tipologie esecutive; resistenza allo sfilamento; criteri di dimensionamento. 6. VERIFICHE DI SICUREZZA DEGLI SCAVI ARMATI E DEGLI SCAVI SOSTENUTI DA DIAFRAMMI: quadro normativo nazionale, determinazione e scelta dei parametri di calcolo geotecnici.
Esercitazioni relative alle verifiche di sicurezza di scavi armati e diaframmi intirantati alla luce della normativa nazionale vigente
Ultimo aggiornamento: 19-09-2023