Programma |
TITOLO del CORSO: LE VIE BIZANTINE IN CALABRIA La cancellazione delle tracce non è mai definitiva PARADIGMI DELLA RAPPRESENTAZIONE DELLO SPAZIO ARCHITETTONICO. Percorsi: - L’uso dei modelli tridimensionali per la conoscenza del costruito e per il controllo progettuale ; - La rappresentazione dell’architettura dal modello fisico al modello virtuale al modello analogico ; - L’evoluzione dello spazio fisico dal modello semplice al territorio. - Il modello del « VUOTO » “Credo sia davvero utile ribadire quanto sia urgente – proprio in un periodo culturale come l’ attuale – un recupero della pausa, del «vuoto», di fronte all’ eccesso di pienezza e di continue sollecitazioni percettive – tanto acustiche quanto ottiche – che la (in)civiltà del nostro mondo elettronizzato ci impone. Ben vengano, dunque, opere a ricordarci come tra una struttura e l’ altra, tra un accordo e l’ altro, tra uno spot televisivo e l’ altro, è non solo opportuno, ma imperativo che esista e si prolunghi la presenza d’ un momento o d’ un segmento-spaziale (ma anche temporale) riservato al vuoto creativo».” (Gillo Dorfles) Il tema trattato in questo anno accademico si occupa del caso studio delle architetture bizantine lungo il limes che attraversa la Regione Calabria e sul ruolo che queste preesistenze rappresentano nella definizione dei caratteri architettonici bizantini. La fase del disegno è caratterizzata da sopralluoghi sui siti delle architetture di epoca bizantina in Calabria e dal ri-disegno dei materiali individuati per ogni singolo modello analizzato. Il fine è di fornire un quadro sullo stato degli studi e della ricerca sul sistema bizantino in Calabria con un interesse alla lettura diacronica del sistema dei percorsi e delle vie bizantine nel sud Italia che sarà completata nel secondo semestre. Premessa Il corso di Disegno dell’Architettura è collocato al 3° anno di studi della laurea quinquennale in Architettura. Si tratta di un corso all’interno di un rinnovato percorso di studio dalla denominazione : CORSO INTEGRATO DI DISEGNO E RILIEVO DELL’ARCHITETTURA (12 cfu) in cui si sperimentano nell’arco di due semestri la disciplina del disegno nel primo e la disciplina del rilievo nel secondo. Un corso quindi attento alle interrelazioni che esistono all’interno della cultura architettonica contemporanea. Idee e ricerche che investono la didattica e la rappresentazione dell’architettura. Una ragnatela di argomenti che tende a mettere in evidenza l’interesse che l’Università, la critica e gli autori riservano al tema del disegno di architettura e al rilievo dell’architettura. In continuità con quanto in questi ultimi anni abbiamo sperimentato - nella ricerca e nella didattica nel settore della rappresentazione dell’Architettura -, il corso va quindi recepito come occasione per approfondire metodi e tecniche di rappresentazione, e, soprattutto, come fase di un processo formativo che consente all’allievo di sperimentare linguaggi espressivi per comprendere criticamente le potenzialità del disegno (sia esso manuale che digitale) nell'ambito dell'architettura; mostrare quindi come le potenzialità offerte dal linguaggio grafico, è oggi determinante nel "capire la regia" del processo creativo, comunicativo, divulgativo e conoscitivo del pensiero architettonico sia esso antico che moderno che contemporaneo, nelle diverse fasi della sua evoluzione. Obiettivi Il corso si propone di offrire un quadro generale di riferimento sui principali aspetti teorici e operativi necessari a comprendere criticamente a livello comunicativo, espressivo e storico, le tecniche, i metodi e i linguaggi della rappresentazione. Saranno presi in esame alcuni esempi che consentiranno di indagare alcune “chiavi interpretative” dell’immagine dell’architettura bizantina in Calabria. Le lezioni saranno integrate da una serie di esercitazioni grafiche aventi come tema lo studio della rappresentazione architettonica applicata ai casi studio. Nel corso delle lezioni saranno illustrati i temi di ricerca e fornite tutte le indicazioni su metodi, strumenti, tecniche, formati e scale di rappresentazione al fine di dotare lo studente degli “strumenti” teorici e pratici necessari a rappresentare, comprendere, ideare e comunicare l’Architettura attraverso un maturo e consapevole uso del linguaggio grafico. In questo conteso il corso si pone come momento di studio, come laboratorio di sperimentazione e verifica; Il Corso Il percorso formativo che il corso offre agli studenti è incentrato su un programma fondato sui principali temi e sulle più recenti ricerche nel settore della rappresentazione in architettura. Il corso si svolge attraverso una serie di lezioni teoriche, revisioni ed esercitazioni tematiche assistite. Per ampliare l’offerta didattica e per approfondire alcuni temi della disciplina, il corso prevede anche il contributo esterno di esperti, sotto forma di seminari tematici legati a particolari aspetti del programma. Nel corso delle lezioni saranno illustrati i temi di ricerca e fornite tutte le indicazioni su metodi, strumenti e tecniche di rappresentazione da adottare. L’aspirazione del corso è quindi quello di ampliare attraverso il disegno le nostre immagini e, quindi, il nostro rapporto conoscitivo, progettuale e creativo con il mondo. Sintesi degli argomenti a carattere teorico del corso Gli argomenti che di seguito si elencano, saranno ampiamente approfonditi e alcuni di essi potranno divenire oggetto di ulteriori approfondimenti. E’ necessario conoscere programmi e formati del panorama del disegno informatizzato. E’ comunque necessario conoscere i più avanzati programmi (3D, 4D) di modellazione solida. TEMA DEL CORSO Parole chiave Limes, Bizantini, Vie e Percorsi, Chiese, Monasteri, Conventi La Calabria ha bisogno di recuperare una mancanza d’immagine, per una “nuova iconografia” capace di confrontarsi con i suoi connotati più identitari, legati al paesaggio e alla storia. In questa ottica, l’indagine proposta nel corso è rivolta alle antiche fortificazioni bizantine munite di castra che si sviluppano da nord lungo il limes che attraversa tutta la regione e del quale permangono pochi resti isolati. Attraverso la conoscenza di questi luoghi e della loro storia l’obbiettivo è quello di definire una maggiore consapevolezza dell’ identità calabrese in riferimento alle strutture e agli insediamenti bizantini il cui ambito di applicazione si estende sia al campo dell’architettura che dell’archeologia. Le vie bizantine in Calabria Il fine che ci proponiamo di raggiungere è quello di fornire un quadro quanto più completo dello stato della ricerca sul sistema bizantino in Calabria esplorando quei campi d’indagine non ancora battuti. In questa ottica rimane ancora aperto il dibattito sulla lettura diacronica del sistema insediativo di epoca bizantina. La lavoro proposto in questo anno accademico agli studenti tende a sviluppare tecniche in grado di digitalizzare i beni e le costruzioni storiche (Chiese, Conventi, Monasteri) e individuare opere antiche sepolte dall’intervento poco attento dell’uomo, così da riuscire a recuperare la storia, la memoria, l’esperienza come base di conoscenza utile nel progresso contemporaneo sia dal punto di vista architettonico, che dal punto di vista ingegneristico, storico e culturale. BREVI CENNI STORICI Fortificazioni Bizantine Le imponenti fortificazioni bizantine si sviluppavano da Taranto a Crotone, con collegamenti alla costa e inserite in un circuito il cui raggio si allarga fino a Gallipoli da un lato e Squillace dall’altro, munite di Castra nel VI secolo. Di estremo interesse è l’analisi del “limes” bizantino-longobardo verso Nord, dove però si hanno pochissimi dati: forse solo la presenza di Rossano, a protezione dell’ala orientale del territorio, può darci il punto di inizio di una linea che tagliava tutta la Regione Calabria. Questi centri di difesa hanno avuto da sempre una importanza strategica e dovevano essere collegati ad una linea fortificata che seguiva tutta la costa, linea, o limes, della quale abbiamo poche informazioni. In base alle naturali potenzialità difensive del territorio calabrese questi fortificazioni si possono dividere in: - fortificazioni montane - fortificazioni collinari Nel territorio calabrese si riscontrano diversi esempi di tali tipologie come le “Motte”, residenze rurali fortificate utilizzate per controllare il passaggio nello Stretto, costruite dai Bizantini e che furono successivamente potenziate dai Normanni. Si è soliti identificare le Motte reggine come le "Quattro Motte", di cui le principali sono: - Motta Anòmeri (Ortì), - Motta Rossa (sotto Sambatello), - Motta San Cirillo (Terreti) - Motta Sant'Aniceto (tra Motta San Giovanni e Paterriti), oltre a Motta Sant'Agata (tra Cataforio e San Salvatore) e il Castello Normanno di Calanna. Le rovine della cinta di Calanna rispondono alle stesse caratteristiche planimetriche delle fortificazioni montane tardo-bizantine, così come a Gerace e a Stilo l’impianto planimetrico delle fortificazioni dei castra. Le quattro località esaminate si differenziano tra loro per tipologia di insediamento. Tecniche e metodologie di rilievo 3D del patrimonio bizantino in Calabria Lo sviluppo delle nuove tecnologie digitali nel campo del rilievo architettonico ha consentito l’aquisizione e la restituzione di informazioni su tali strutture per la restituzione di modelli 3D virtuali finalizzati ad ampliare la documentazione dei beni culturali attraverso diversificate applicazioni. In particolare, l’implementazione delle tecniche ha consentito di produrre approcci metodologici del processo di creazione di modelli 3D, sia per quanto attiene i processi di acquisizione dei dati a partire da scene reali, sia per la successiva restituzione di diversificate modellazioni tridimensionali. Nel campo dei beni culturali, i laser scanner di ultima generazione hanno dimostrato un’ampia versatilità nell’acquisizione di dati metrici, fornendo valido supporto alla documentazione, alla tutela e alla conservazione degli stessi. Cenni sugli insediamenti bizantini I Bizantini, obbedendo a precise norme imposte dai trattati militari, hanno collocato con regolarità torri (pyrghi), fortini (castellia), centri di difesa (castra), costituendo due ininterrotte linee difensive, una sulle prime fasce collinari, l’altra lungo le catene dei colli più interni e più alti. Tali indicazioni ci permettono di leggere e comprendere le origini dell’assetto territoriale della Calabria quale ci appare dal sec. IX in poi, ricco di villaggi, chiese, monasteri, conventi. torri, borghi fortificati e città cinte di mura. Si propone nell’ottica di questo tema una ricognizione, delle forme architettoniche, ancora visibili e visitabili, di tipo religioso, e successivamente l’individuazione dei percorsi che tenevano in collegamento il versante ionico con quello tirrenico attraverso vie istmiche e quindi, anche, le fortificazioni d’altura e quelle collinari (v. “Planimetria” da “La chanson d’Aspremont”). Ricostruire il quadro storico della Calabria bizantina così da esprimere in maniera piuttosto omogenea quello che era il panorama storico. Obiettivi operativi del lavoro da svolgere Per raggiungere un effettivo obiettivo operativo abbiamo effettuato un’attenta analisi dei luoghi e dello stato dell’arte in risposta agli obiettivi prefissati dal lavoro di questo anno accademico. In questa ottica abbiamo effettuate una elencazione delle principali vie bizantine (facendo una ipotesi attendibile attraverso la individuazione di manufatti specifici per data di costruzione e per collocazione geografica) così da avere un panorama abbastanza attendibile della situazione dei manufatti bizantini esistenti in Calabria con una particolare attenzione ai manufatti di carattere religioso. Tale indagine è stata sostanziata ed approfondita attraverso una ricerca esplorativa volta a fornire indicazioni puntuali per la identificazione dei tanti percorsi bizantini di che trattasi. ELENCO DELLE ARCHITETTURE DELLE AREE DI STUDIO E DEI PERCORSI Vie bizantine oggetto di studio e manufatti da disegnare : 1^ Percorso di San Giorgio Morgeto: CARTOGRAFIA 1 San Giorgio Morgeto Castello Convento dei domenicani Galatro Monastero di Sant’Elia Cinquefrondi Convento di San Filippo D’Argirò Mammola Monastero di Santa Barbara Monastero di Kellerana 2^ Percorso di Stilo: CARTOGRAFIA 2 Stilo Castello Cattolica Chiesa di San Nicola da Tolentino Bivongi Monastero di San Giovanni Theristis Pazzano Eremo di Santa Maria della Stella Monasterace Chiesa di San Marco Caulonia Chiesa di Santa Maria Assunta Roccella Jonica Chiesa di San Sostene 3^ Percorso di Gerace: CARTOGRAFIA 3 Gerace Castello Cattedrale Chiesa dell’Annunziatella Chiesa di San Giovannello Chiesa di Santa Maria del Mastro Chiesa di Santa Maria di Monserrato Chiesa di San Nicola del Cofino Ardore Chiesa di San Salvatore San Luca Chiesa di San Nicola di Butramo Chiesa di San Giorgio di Pietra Cappa Chiesa di San Giovanni di Pietra Cappa Plati Chiesa di San Nicola di Cirella Chiesa di San Giorgio 4^ Percorso di Staiti: CARTOGRAFIA 4 Staiti Chiesa di Santa Maria dei Tridetti Chiesa di contrada Arseni Bruzzano Zeffirio Rocca Armenia Chiesa di Santa Maria Annunziata Chiesa di San Fantino Brancaleone Grotte basiliane di Spelonca Ferruzzano Chiesa di Santa Maria Samo Chiesa di San Sebastiano 5^ Percorso di Bova: CARTOGRAFIA 5 Bova Castello Chiesa di Santo Niceto Condofuri Castello Chiesa di Santa Caterina Chiesa di Santa Maria Assunta Chiesa di San Sebastiano Chiesa di San Nicola 6^ Percorso di Sant’Aniceto CARTOGRAFIA 6 Motta San Giovanni Castello Chiesa di S. M. Annunziata di Niceto Chiesa di San Nicola Chiesa di Santa Maria delle Grazie di Sarti Chiesa di San Pietro Chiesa di Sant’Angelo Chiesa di Sant’Antonio di Campo Chiesa di Sant’Eligio Chiesa di San Pantaleone di Niceto Chiesa dei Tre Fanciulli Chiesa di Sant’Ilario di Lazzaro Chiesa di Sant’Antonio di Niceto Chiesa Anonima di san Niceto Chiesa e monastero di Sant’Antonio Montebello Jonico Monastero di San Giovanni Monastero di Sant’Anastasio Chiesa di San Giovanni Pellaro Chiesa di San Filippo D’Argirò Pentedattilo Ruderi del Vecchio Borgo 7^ Percorso di Reggio Calabria CARTOGRAFIA 7 Reggio Calabria Chiesa degli Ottimati Sambatello Motta Rossa Cataforio Motta Sant’Agata Orti Motta Anòmeri Terreti Motta San Cirillo Archi Chiesa di Sant’Antonio Abate Calanna Castello Scilla Castello S. Stefano di Aspromonte Abbazia di San Giovanni Grotta di San Silvestro 8^ Percorso di Oppido Mamertina CARTOGRAFIA 8 Oppido Mamertina Castello Seminara Chiesa dei SS. Elia e Filareto l’Ortolano Chiesa di San Pantaleo Chiesa di Santa Maria del Buon Approdo Palmi Chiesa di San Fantino S. Cristina d’Aspromonte Monastero di Santa Marina Chiesa di Afanto Nota : Tutti i manufatti elencati per ogni singolo percorso devono essere tutti considerati nella fase iniziale di studio e di analisi del lavoro. Solo dopo una consultazione ed esposizione del percorso e di ogni singolo manufatto con i docenti ne possono essere scelti uno o più di uno in relazione alla complessità della singola architettura e della conformazione del gruppo. Metodologie utilizzate Effettuare un processo di acquisizione/ricostruzione dei manufatti sopra indicati che mira ad un risultato finale consentirà di ricostruire modelli virtuali sia dal punto di vista architettonico, che dal punto di vista ingegneristico, storico e culturale così da colmare il divario che esiste tra l’acquisizione delle informazioni necessarie a ricostruire un sito in modo digitale tramite modellazione 3D o 4D e il processo di conoscenza, conservazione e monitoraggio continuo del sito stesso. I modelli ottenuti saranno parte integrante della conoscenza storica e nel suo insieme testo autonomo in relazione al contesto storico-culturale a cui appartengono. La quantità dei dati digitali raccolti durante lo svolgersi del processo conoscitivo finalizzato alla lettura, alle analisi interpretative e alla rappresentazione dei manufatti architettonici, presenta ancora oggi ostacoli procedurali e limiti quantitativi di gestione, nonostante gli interessanti sviluppi dei dispositivi informatici di ultima generazione. Il valore aggiunto nell’applicazione di tali tecnologie, risiede nelle capacità offerte dagli strumenti digitali di velocizzare i tempi e di ottimizzare e offrire nuovi scenari di conoscenza. I risultati attesi Il prodotto finale sarà la realizzazione di documenti multimediali e analogici in grado di fare parte di una conoscenza (completata nella seconda fase del percorso didattico) oltre che alla realizzazione di guide sperimentali utili al fruitore per l’acquisizione di conoscenze sempre più complesse e complete del territorio calabrese in epoca bizantina.
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Testi docente |
Bibliografia La Calabria e le vie bizantine lo stato dell’arte Un primo interessante studio che riguarda le fortificazioni medievali reggine - De Lorenzo (Le quattro motte estinte presso Reggio di Calabria: descrizione, memorie e documenti, 1891), per le antichità bizantine della provincia di Reggio Calabria: - Paolo Orsi (Chiese Basiliane della Calabria, 1929) Bisogna attendere la metà degli anni ’70 circa per avere un ritorno dell’interesse bizantino; in questi anni nascono i contributi di: - Domenico Minuto (Catalogo dei Monasteri e luoghi di culto tra Reggio e Locri, 1977) e - André Guillou (Calabria Bizantina: aspetti sociali ed economici, 1977). Il lavoro di questi autori ha costituito l’incipit di un importante dibattito relativo alle antichità bizantine in Calabria. Per quanto riguarda l’architettura: - Venditti (l’architettura bizantina nell’Italia meridionale, 1969) – un’indagine focalizzata esclusivamente sugli elementi più “evidenti - Martorano (Tecniche edilizie dell’architettura militare bizantina in Calabria, 1987) che ha dato origine ad un’attenzione maggiore relativa all’aspetto militare dell’architettura bizantina. anni ottanta la pubblicazione di - Vera Von Falkenhausen (I bizantini in Italia, 1982), che critica, rafforza e smonta quanto fatto dal Guillou, proiettando un’innovazione nella lettura delle fonti. - Zinzi ( Calabria. Insediamento e trasformazioni territoriali dal V al XV secolo, 1999), della Noyé (varie pubblicazioni, in particolare si veda Economia e società nella Calabria bizantina, 2001), di Martin (Centri fortificati, potere feudale e organizzazione dello spazio, 2001), così come altre pubblicazioni del Minuto (Conversazione sul territorio e architettura nella Calabria bizantina, 1994) e della professoressa Martorano (Chiese e Castelli Medievali in Calabria, 1996 e altre pubblicazioni). - Placanica, Storia della Calabria Medievale : cultura arti e tecniche, e Storia della Calabria medievale: i quadri generali, raccolgono sommariamente quello che è stato il dibattito di questi autori che presentano un quadro omogeneo che parla ampiamente di storia, arte, cultura e architettura bizantina. monografia, nell’area oggetto di esame: - Martorano, Santo Niceto nella Calabria medievale. Storia architettura tecniche edilizie, 2002) - Pentadattilo (Consoli, Il castello di Pentadattilo. Storia architettura archeologia, 2015) oltre a vari articoli sparsi la quale attendibilità scientifica è direttamente proporzionale agli elementi presentati per validarla. (Riccardo Consoli) |