Seminario

lunedì 2 marzo 2015_ore 11,30_Sala Bianca dArTe_Reggio Calabria

apertura lavori Gianfranco Neri_Direttore Dipartimento dArTe Renato Bocchi_UdR IUAV Venezia - Coordinatore Nazionale Vincenzo Gioffrè_ UdR Mediterranea Reggio Calabria interventi Andrea Bruschi_UdR La Sapienza Roma Marco D’Annuntiis_UdR Camerino Paola Misino_UdR D’Annunzio Pescara

Il seminario è un’attività svolta nell’ambito del Programma di Ricerca di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) "RE-CYCLE ITALY, nuovi cicli di vita per le architetture e le infrastrutture della città e del paesaggio".
Il seminario è un confronto su modalità operative, approcci interpretativi, visioni e ipotesi progettuali nelle aree urbane di recente formazione dove si concentrano la maggiore quantità di architetture, infrastrutture e paesaggi “riciclabili”.
Apertura Proff. Gianfranco Neri, Direttore del dArTe e coordinatore del Dottorato in Architettura, Renato Bocchi Coordinatore Nazionale della Ricerca, Vincenzo Gioffrè Responsabile Scientifico UdR Reggio Calabria, interventi Proff. Andrea Bruschi UdR La Sapienza Roma, Marco D’Annuntiis UdR Camerino, Paola Misino UdR D’Annunzio Pescara.

La maggior parte della popolazione del pianeta vive ai margini dei centri urbani consolidati. Città diffusa, infinita, intermedia, generica, urbansprawl; pur nelle peculiarità determinate dai singoli contesti geografici e sociali, si tratta di fenomeni a scala globale con caratteri ricorrenti: edilizia sparsa lungo direttrici stradali o per grumi attorno nodi funzionali o aree produttive; reti di infrastrutture che tagliano sistemi naturali e inglobano frammenti di campagne; centri commerciali, capannoni, officine e attività produttive tra spazi incolti. Una forma di città–non città che provoca il consumo di suolo e la conseguente perdita di risorse ambientali, ecologiche e paesaggistiche, l’assenza di spazio pubblico e di nuove centralità, il prevalere di una mobilità individuale insostenibile. Proprio nelle aree urbane di recente formazione si concentra anche la maggiore quantità di architetture, infrastrutture e paesaggi “riciclabili”; si tratta di macerie della contemporaneità, manufatti che hanno terminato il loro - breve – ciclo di vita in quanto già obsoleti o vecchi nella concezione funzionale o produttiva; in altri casi sovradimensionati, sbagliati, usurati o danneggiati. All’interno di questo ragionamento, RE-CYCLE è inteso come dispositivo interpretativo e progettuale, creativo e innovativo, ibrido, flessibile, programmatico, capace di intervenire a una scala intermedia, con procedure che privilegiano un atteggiamento “processuale” più che “oggettuale”, per innescare la risignificazione delle aree urbane dal loro interno. Nell’ambito del Programma di Ricerca Re-CYCLE ITALY, il seminario e la tavola rotonda hanno come obbiettivo definire contenuti, programma, attività e prodotti dell’Atlante 5 a cui aderiscono le UdR delle sedi di IUAV Venezia, Camerino, Pescara, Reggio Calabria, Roma Sapienza. Un confronto su modalità operative, approcci interpretativi, visioni e ipotesi progettuali tra utopia e realismo.