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Urbino: il Coro Polifonico a Unincanto

“Là dove senti cantare fermati. Gli uomini malvagi non hanno canzoni”. Sarà banale ma per raccontare la rassegna Unincanto 2016, svoltasi ad Urbino per il terzo anno consecutivo dal 28 al 29 Maggio, non si può non partire dalla frase di Leopold Sedar Senghor, che è stata anche il sottotitolo, il fil rouge di quest’edizione dove canto, cultura ed università si sono nuovamente incontrati nella splendida cornice della città marchigiana.


Anche quest’anno sei cori universitari hanno accettato l’invito del Coro 1506 dell’Università Carlo Bo di Urbino e si sono dati appuntamento per la Rassegna nazionale che ha stupito e convinto ancora una volta tutti gli appassionati di musica e non, ed ha rivelato chiaramente come la musica è uno dei veicoli più potenti per unire le realtà universitarie.


Il Coro della Statale di Milano, della Seconda Università di Napoli, dell’Università di Chieti-Pescara, dell’Università di Venezia Ca’ Foscari, dell’Università di Macerata e, ovviamente, il Coro della Mediterranea di Reggio Calabria si sono dunque ritrovati per una due giorni di canto corale, di scambi, di collaborazione e soprattutto di Musica sotto le insegne delle proprie realtà universitarie.
Alla rassegna, che quest’anno ha vantato il patrocinio morale della CRUI (Conferenza dei Rettori Universitari Italiani), il nostro coro si è presentato con l’innesto di alcuni nuovi studenti che per la prima volta vivevano il “momento della trasferta” ovvero quel momento aggregante e di condivisione che permette ad una realtà come quella corale di rappresentare l’Università e la città di Reggio Calabria anche al di fuori delle mura domestiche.


Con la sempre presente guida del Rettore, prof. Pasquale Catanoso che è stato salutato e applaudito per tutto il suo intervento a chiusura della manifestazione, il Coro Polifonico dell’Università Mediterranea ha, ancora una volta con successo, portato sotto i riflettori nazionali il nome e la variegata offerta culturale del nostro ateneo. Il Coro della Mediterranea è stata la formazione corale che ha portato sul palco della rassegna nazionale il repertorio più vario e interessante, ed è stato tra i più applauditi dopo le esibizioni della sera di sabato al collegio universitario e la mattina di domenica in piazza Duca Federico. La formazione, diretta dal Maestro Carmen Cantarella, ha iniziato la sua avventura Urbinate esibendosi come penultimo coro il sabato sera al collegio universitario. In quest’occasione ha eseguito 5 brani che hanno coinvolto e divertito il pubblico presente. I 40 elementi che compongono il coro della Mediterranea si sono distinti per la freschezza e la vivacità delle loro esibizioni.


La Rassegna è poi proseguita la domenica mattina nelle piazze e nelle chiese più importanti della città. Al Coro dell’ateneo reggino assieme al Coro della Statale di Milano è toccata l’apertura dei concerti, nella splendida cornice del cortile interno di Palazzo ducale. Nonostante la timida pioggia, il numeroso pubblico ha goduto un’esibizione misurata ed elegante. Da segnalare il simpatico passaggio di testimone tra i due cori che si sono esibiti in piazza sulle note di “Tourdion”, brano che ha chiuso il concerto.


Infine, il Coro della Mediterranea si è congedato dalla Rassegna Nazionale dei cori Universitari di Urbino con il concerto finale tenutosi nella chiesa di San Domenico. Esibitosi per ultimo, subito prima del brano di insieme , l’imponente Fortuna Imperatrix Mundi eseguito a cori uniti, ha salutato la rassegna con alcuni dei brani più classici del suo repertorio, proponendo autori come Bach ed Arcadelt.
La trasferta di Urbino ha lasciato tanto nel cuore di tutti i partecipanti. La partecipazione ad eventi come questo, di incontro e confronto con altre realtà simili, è la spinta per migliorare, per vivere esperienze sempre differenti ed aggiungere quel quid in più che fa sì che vivere, studiare e lavorare in università, diventi non solo esperienza di mera formazione ma un’esperienza di vita, che dà energia e gioia ma soprattutto accresce il bagaglio di formazione di ognuno.

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