Si è svolta lo scorso venerdì 11 ottobre, presso l’Università della Calabria, la finale regionale della StartCup Calabria 2019, la competizione nazionale dedicata ad idee d’impresa e startup nate all’interno degli atenei italiani.
Gli studenti e ricercatori provenienti dall’Università Mediterranea di Reggio Calabria sono stati tra i protagonisti della competizione classificandosi ai primi posti per il terzo anno consecutivo.
Oltre 100 le idee imprenditoriali presentate nell'edizione regionale 2019. Dopo una fase di selezione, sono state 12 le proposte che hanno partecipato alla finale. Tra queste, tre idee provenienti dal Contamination Lab e dai laboratori dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria: Fly Proteins, produzione massale semi-automatizzata di larve di mosca soldato come alimento zootecnico a basso costo; MySagra, app mobile per l’aggregazione di eventi aggiornata in tempo reale; Leica, sistema di recupero delle acque grigie.
Primi classificati ex aequo IMoBra, che ha presentato un tutore modulare innovativo, e 2SMARTEST, il team che ha lavorato allo sviluppo di tecniche e sistemi di accoppiamento meccanico innovativi.
Al terzo posto si è classificato Leica, il sistema di recupero delle acque grigie da riutilizzare per il risciacquo del water, nato all’interno del Contamination Lab.
Le prime tre classificate parteciperanno di diritto alla finale nazionale del PNI, il Premio Nazionale per l’Innovazione, che quest’anno si svolgerà a Catania nei giorni 28 e 29 novembre.
“Dopo la vittoria della StartCup Calabria 2018 con SmartOsso, il primo osso intelligente per cani, anche quest’anno, come da ormai diversi anni, l’Università Mediterranea di Reggio Calabria accede, grazie alle idee innovative dei propri studenti, alla finale del Premio Nazionale dell’Innovazione 2019”. Così il prorettore al Trasferimento Tecnologico prof. Claudio De Capua, che aggiunge “complimenti ed in bocca al lupo ai ragazzi di Leica, che con quest’idea green basata sul recupero delle acque, tra l’altro già brevettata, si inseriscono in un mercato in forte crescita e che sono certo fornirà ulteriori spunti interessanti per la ricerca accademica nei prossimi anni”.
