Su iniziativa dell’Associazione Studentesca M.U.S.A, si terranno il 28 e il 29 ottobre due incontri con il designer siciliano Mario Trimarchi, presso il dipartimento dArte. Il primo destinato agli studenti e dal titolo IL PROGETTO DEL VUOTO considerato come “la prima lettera dell’alfabeto per un architetto” e il secondo DA QUI AL 2100 – destinato ai dottorandi – che proporrà una riflessione sulle continue modifiche “dinamiche” e “orizzontali” della professione.
Mario Trimarchi nasce a Messina, si laurea in Architettura a Reggio Calabria con Franco Purini, e negli anni Ottanta si trasferisce a Milano, dove vive e lavora acquisendo qualifiche accademiche e professionali con illustri partner del panorama contemporaneo.
Nel 1999 fonda Fragile approfondendo una personale ricerca sul design. Fa parte per quasi dieci anni di Olivetti Design Studio, dove progetta anche insieme a Michele De Lucchi.
Dalle sperimentazioni estetiche che contraddistinguono il suo lavoro nascono anche i suoi oggetti, incentrati sul rapporto fra geometrie instabili e scultura e accompagnati quasi sempre da disegni e piccole storie illustrate, come spesso accaduto per i progetti realizzati per Alessi, con la cui azienda è legato da una certa continuità lavorativa.
A giugno del 2019 ha inaugurato la prima mostra personale all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, dal titolo Mario Trimarchi. Nello stesso mese, in occasione della Barcelona Design Week, l’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona ha organizzato la mostra dei suoi disegni
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