Venerdi 4 novembre, a partire dalle ore 10.00, prenderà il via l’esercitazione della Protezione Civile nazionale "Sisma nello Stretto": 37 comuni della Città Metropolitana di Reggio Calabria e 19 di quella di Messina saranno protagonisti di un test "IT-alert", il sistema di allarme pubblico - attualmente in fase sperimentale - pensato con l’obiettivo di raggiungere direttamente i cittadini e fare arrivare loro messaggi utili in caso di gravi emergenze o eventi catastrofici imminenti o in corso.
La finalità è quella di testare il sistema di protezione civile e le attività di coordinamento sul territorio, attraverso la sperimentazione di una procedura che sarà utilizzata per migliorare le pianificazioni nazionali e territoriali e, per la prima volta, un sistema di allertamento alle persone, testato con l’invio di un messaggio di allerta sul cellulare a circa 500mila utenti.
L’Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria condivide le finalità e gli scopi di questa importante iniziativa e sensibilizza tutti i componenti della comunità accademica affinché la sperimentazione possa raggiungere gli obiettivi prefissati.
Lo scenario operativo vedrà la simulazione di un terremoto di magnitudo 6 con un significativo livello di impatto su abitazioni e popolazione, capace, inoltre, di innescare effetti ambientali come frane, liquefazioni e fenomeni di maremoto.
I cittadini dei territori coinvolti riceveranno sul proprio cellulare, intorno alle ore 10, messaggi introdotti dal disclaimer “Esercitazione di Protezione civile”, accompagnati da una suoneria differente da quelle abituali, con informazioni sull'evento e indicazioni su dove trovare approfondimenti.
Quando il messaggio comparirà sul display del telefono non sarà più possibile compiere azioni sul cellulare, ad eccezione delle telefonate.
Il cellulare ritornerà alle normali funzionalità sfiorando il tasto “OK” all’interno del messaggio.
Con l’occasione, l’Università Mediterranea ha predisposto una procedura con i comportamenti idonei da seguire in tali circostanze emergenziali.
È opportuno che tutti gli studenti, i docenti ed il Personale Tecnico, Amministrativo e Bibliotecario ne abbiano conoscenza e consapevolezza.