(AGI) - Palermo, 23 feb. - E' arrivata al traguardo, dopo due anni di lavoro, la Fondazione universitaria italo-libica, istituzione internazionale che vede l'ateneo di Palermo capofila in quello che vuol essere un ponte di dialogo con i Paesi arabi. Oggi allo Steri, sede del rettorato palermitano, la firma dell'atto costitutivo della Fondazione. Da un lato tre universita' siciliane (oltre a Palermo, anche Catania e Messina) e quella Mediterranea di Reggio Calabra, dall'altro l'Accademia libica in Italia in rappresentanza degli atenei di Tripoli, Sirte e Bengasi. Tra gli ambiti di preminente interesse, italianistica, studi arabo-islamici e storico-culturali, archeologia, ricerche di base e applicate su risorse agricole, idriche e marine, in campo medico e sanitario e su tecnologie energetiche, elettroniche e informatiche. I partner hanno designato presidente della Fondazione il rettore dell'universita' di Palermo, Giuseppe Silvestri. Il progetto aveva avuto un'anteprima con la nascita del dipartimento di Italianistica dell'ateneo di Palermo a Bengasi (unica presenza di un'universita' europea in Libia). Prossimo passo sara' un master congiunto in Oncologia medica. Il lungo iter per la nascita della Fondazione ha coinvolto i ministeri dell'Universita' e della Ricerca e degli Affari Esteri e la Conferenza dei Rettori. La direzione generale per la Promozione e la cooperazione culturale del Miur ha comunicato altresi' che valutera' la fattibilita' di un sostegno alle attivita' di cooperazione interuniversitaria della Fondazione mediante l'attribuzione di borse di studio destinate a studenti libici. Adesso si procedera' alla nomina del consiglio di amministrazione di cui oltre al rettore Silvestri faranno parte un componente designato dai partner, uno dal Miur, uno dalla Farnesina, uno dal ministero libico dell'Istruzione superiore, uno dal ministero libico della Cooperazione internazionale. (AGI) Rap/Mzu