Nell’Aula Magna della Facoltà di Architettura si terrà, il 19, 20 e 21 novembre, la rassegna di Arti elettroniche, video, LiveMedia, Sud terrae limen, a cura di Vincenza Costantino e Andrea Lissoni. Sarà il secondo evento a Reggio Calabria, dopo il successo di Malaluna di Vincenzo Pirrotta, del progetto coordinato tra le tre Università della Calabria ARTImeridianeLAB. Sud terrae limen vuol dire Sud confine della terra; il termine latino limes era riferito ai confini dell’Impero romano; Limes è anche il nome della più prestigiosa rivista da geopolitica italiana. Si tratta comunque di tre giorni di esplorazioni intorno alle arti elettroniche e digitali, attraverso opere o provenienti dal Sud del mondo o ispirate al concetto di “Sud del mondo”. C’è in qualche modo una relazione, de indagare, tra l’identità videogeografica e la condizione stessa della natura. Parole chiave: porto, inteso come soglia confine limite porta colonna argine passaggio; territori, riferita ad artisti dell’area di Israele e del Libano (o artisti di altre nazionalità che hanno visitato di recente quella zona del mondo); cote sud, opere riguardanti l’area sud francese o le traiettorie del Sud (Africa del Nord, America latina); battigia, opere di autori italiani basate su un lavoro tematico in regioni di limite tra terra ed acqua, strisce portuali. Due serate ospiteranno una sezione live, per mettere in evidenza la relazione tra suono e visione. In allegato il programma delle giornate