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24 febbraio Riunione della Consulta regionale per la Ricerca Scientifica

Dal sito della Giunta Regione Calabria “La cosa migliore per il futuro della Calabria è investire in ricerca, formazione ed istruzione. Stiamo attraversando una fase difficile che è segnata da una crisi che condizionerà gli assetti produttivi e che, pur nella difficoltà di azzardare previsioni, durerà per la Calabria, almeno un altro anno e mezzo. Con questa consapevolezza stiamo attivando una organica politica regionale incentrata su una duplice strategia. Da un lato, l’attivazione di un insieme di misure e di strumenti rivolti a fronteggiare gli effetti più acuti della crisi congiunturale, in particolare a sostegno del reddito dei lavoratori e della produzione delle imprese. Dall’altro, implementando misure e azioni a favore del potenziamento delle risorse umane, dei centri di ricerca e del sistema universitario regionale”. Lo ha affermato il vice presidente della Giunta della Calabria Domenico Cersosimo nell’introdurre la riunione della Consulta regionale per la Ricerca Scientifica e Tecnologica e l’Innovazione, riunitasi questa mattina a Catanzaro nella sede del dipartimento Programmazione. “La crisi - ha sottolineato ancora il vice presidente Cersosimo - è anche occasione di cambiamento. Noi calabresi più di altri - ha detto - dobbiamo utilizzare la crisi economica per ripensare dalle fondamenta il modello di sviluppo, puntando con più coraggio del passato a finanziare programmi articolati di investimenti pubblici nel campo dell’istruzione, della formazione e dell’innovazione. Per questo la Giunta Regionale, d’intesa con le forze sociali ed istituzionali, locali e nazionali, ha messo in campo un ambiziosissimo programma di investimenti nelle scuole, nelle università e nelle imprese innovative che può fare riferimento a circa un miliardo di euro di spesa pubblica nel biennio 2009/2010.” Alla riunione della Consulta, importante strumento di coordinamento e programmazione delle politiche della ricerca scientifica e tecnologica in Calabria, in grado di orientare e concentrare gli investimenti nella Regione in funzione degli obiettivi di crescita del sistema economico e sociale, hanno preso parte tra gli altri i rettori Giovanni Latorre, dell’Università della Calabria, Massimo Giovannini, dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, la dirigente generale del dipartimento Istruzione, Laura Mancuso, rappresentanti del mondo imprenditoriale e delle organizzazioni regionali del settore industriale, dell’agricoltura e del sindacato. All’ordine del giorno della riunione figuravano l’illustrazione del progetto di legge regionale sulla ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica, l’illustrazione dell’Apq Ricerca Agroalimentare e dell’Apq Pon Ricerca e Competitività. Il vice presidente Cersosimo ha introdotto i lavori della Consulta indicando gli obiettivi del progetto di legge regionale che entro marzo sarà portato all’attenzione della Giunta regionale: razionalizzare gli interventi in materia di innovazione tecnologica; sostenere l’alta formazione universitaria e post-universitaria; realizzare forme di raccordo tra percorsi scolastici e la formazione universitaria; sviluppare relazioni e forme di cooperazione tra il mondo della ricerca e quello dell’impresa; favorire, infine, l’interazione del sistema regionale della ricerca con l’esterno, sia a livello nazionale che internazionale. Ad illustrare nel dettaglio il progetto di legge è stato il dirigente regionale del settore Ricerca Scientifica, Giuseppe Rossi, il quale ha sottolineato l’importanza del Piano triennale regionale per la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica (Pirsit) che rappresenta lo strumento di programmazione, articolato in piani annuali, che consente di attuare la razionalizzazione degli interventi. Tra gli obiettivi della legge regionale anche la promozione delle attività universitarie e di alta formazione attraverso il rafforzamento della cultura scientifica nelle scuole. Inoltre la legge supporterà le iniziative di orientamento universitario e post-universitario per l’inserimento nel mondo del lavoro oltre che favorire il raccordo tra la ricerca scientifica e i percorsi scolastici. Rossi ha poi illustrato l’Apq Ricerca Agroalimentare, soffermandosi sulla struttura generale del bando che prevede due linee di azione, una per l’individuazione ed il rafforzamento di laboratori pubblici di ricerca interfiliera e l’altra relativa a progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale di filiera. Il bando sarà pubblicato entro il 15 marzo. 45 i giorni previsti per la presentazione dei progetti. Le operazioni dovrebbero concludersi entro il 30 giugno. Per quanto riguarda l’Apq-Pon Ricerca e Competitività, Rossi ha parlato di un programma che prevede interventi coerenti con le priorità di sviluppo. Cinque le linee di azioni previste: ricerca industriale nelle aree scientifico-tecnologiche di valenza strategica; creazione di poli di innovazione, potenziamento dei distretti di alta tecnologia e relative reti; potenziamento delle strutture correlato alla realizzazione di progetti di ricerca; iniziative di osmosi tra Nord e Sud. La sottoscrizione dell’Apq è prevista per il mese di marzo, insieme alla pubblicazione dei bandi da parte del Miur.

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