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28 maggio La “Mediterranea” protagonista del Progetto Sud

Inizia ad acquistare una propria fisionomia la “Rete degli Atenei del Sud”, l’associazione che riunisce sedici università italiane delle regioni ammesse all’ Obiettivo “Convergenza” (Sicilia, Calabria, Puglia e Campania) e all’ Obiettivo “Competitività regionale e occupazione” (Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata) dei Fondi Strutturali dell’Unione europea. Un’idea che, nata in occasione del Convengo “Mezzogiorno Euromediterraneo” che il 16 gennaio, alla presenza del Capo dello Stato, ha inaugurato il nuovo anno accademico dell’Università “Mediterranea”, ha portato ad un primo vertice a Reggio Calabria nel mese di aprile, grazie al quale si è iniziato a parlare di un vero e proprio Progetto Sud che metta assieme le migliori competenze per trasformare le risorse del territorio in opportunità di sviluppo . E’ grazie a questa idea che il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Mariastella Gelmini, ha voluto incontrare ieri, in rappresentanza delle Università del Mezzogiorno, cinque dei sedici rettori che hanno aderito alla Rete. Assieme al Capo di Gabinetto e al Direttore Generale per il Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca, l’on. Gelmini ha ascoltato con interesse le proposte avanzate dai vertici degli Atenei e sintetizzate nel documento che si allega. Si tratta di progetti che li renderebbero protagonisti di un più generale processo di sviluppo del “sistema Italia” che, oggi più che mai, passa dalla formazione e dall’innovazione, ma anche da un’ aggregazione degli atenei che favorisca la collaborazione nella ricerca e la condivisione dei servizi. I Rettori delle Università di Reggio Calabria, Palermo, Messina ed Enna, della Seconda Università degli Studi di Napoli ed il delegato del rettore dell’Università di Bari, nel corso dell’incontro, hanno evidenziato una scarsa affidabilità degli indicatori in base ai quali si procederà alla ripartizione dei Fondi ministeriali tra gli Atenei. E proprio accogliendo questi rilievi – ha riferito il Rettore della Mediterranea Massimo Giovannini - e dimostrandosi piacevolmente colpita dal progetto illustrato, il Ministro ha concordato la costituzione di specifici tavoli tecnici attraverso i quali rimodulare gli indicatori, affinchè tengano in debito conto fondamentali indici per le regioni del Mezzogiorno, come il Pil, l’attrattività extraregionale di studenti e risorse economiche, la criminalità. Il primo di questi incontri è stato già fissato per il prossimo 11 giugno nella sede del Rettorato della Mediterranea a Reggio Calabria, per definire le specificità delle varie realtà territoriali ed universitarie e contestualizzare gli standard di qualità che verranno utilizzati per la distribuzione dei prossimi fondi ordinari di funzionamento.

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