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17 febbraio nota del Consiglio degli studenti al Rettore, al Senato accademico e al CdA

Al Magnifico Rettore

Ai membri del Senato Accademico

Ai membri del Consiglio di Amministrazione

E p.c. All’intera comunità universitaria

dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria

Viviamo con preoccupazione il periodo di tensione politica che sta attraversando la “Mediterranea”. Ormai da troppo tempo la comunità in cui viviamo, e che sentiamo nostra, è pervasa da un clima di ansia e di instabilità che, inevitabilmente, si ripercuote su tutte le componenti della comunità universitaria.

Lo stallo in cui sono impantanati gli Organi di Governo, e che di fatto non consente di andare oltre la gestione dell’ordinario, porta troppo spesso a situazioni tanto spiacevoli quanto dannose. Ne è prova il perdurare dell’esercizio di bilancio provvisorio: nonostante i lavori della commissione incaricata di predisporre un documento previsionale condiviso si siano conclusi da tempo e nonostante la raccomandazione del CdA di approvare un nuovo documento previsionale entro gennaio 2012, ad oggi gli Organi di Governo non sono stati convocati per essere informati sul punto.

I rappresentanti degli studenti, durante tutto l’arco del mandato, hanno sempre interpretato il proprio ruolo facendosi orientare esclusivamente da due principi considerati imprescindibili: la tutela degli studenti e l’interesse generale dell’Ateneo. Di certo non sono mancati i momenti di confronto, talvolta di scontro; momenti spesso aspri ma mai pretestuosi o strumentali. Abbiamo portato avanti una dura battaglia contro l’aumento delle tasse e l’inserimento del contributo fisso di facoltà, ci siamo opposti ad una norma statutaria ritenuta corporativa. Con la stessa determinazione, tuttavia, abbiamo difeso le scelte considerate giuste e, più volte, i nostri rappresentanti in CdA si sono trovati ad essere determinanti per il raggiungimento del numero legale consentendo la ratifica di molti provvedimenti.

Abbiamo più volte detto, ma non ci stancheremo mai di ribadirlo, che per noi l’Università non è solo un luogo di didattica e di ricerca. Per noi la “Mediterranea” rappresenta la speranza per il futuro di un intero territorio. Rappresenta una speranza per molti ragazzi e per le loro famiglie. Crediamo in un Ateneo in cui le diverse componenti interagiscano tra di loro con serenità e con spirito di collaborazione. Una comunità in cui ognuno, pur nella consapevolezza dell’importanza del ruolo di tutti, abbia chiaro che l’Ateneo esiste se, e fino a quando, ci sono gli studenti. Devono essere loro i destinatari ultimi di ogni decisione ed è la tutela dei loro interessi il faro che deve guidare e orientare ogni scelta.

E’ per questo motivo che esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per l’attuale clima politico all’interno dell’Ateneo. Preoccupazione che aumenta alla luce della particolarissima fase che la “Mediterranea” si appresta ad affrontare: con l’entrata in vigore del nuovo Statuto sarà necessario provvedere ad un serie di gravosi adempimenti. La costituzione dei nuovi Dipartimenti e dei nuovi Organi di Governo, la stesura dei nuovi regolamenti e, più in generale, l’applicazione di una riforma complessiva dell’Ateneo possono essere coordinati e portati a termine solo da una figura condivisa e pienamente legittimata da tutti.

In questo senso, prendiamo atto del recente messaggio all’intera comunità universitaria attraverso il quale il Magnifico Rettore, con grande senso di responsabilità, esprime la volontà di rimettere il mandato prima della sua scadenza naturale. Nello stesso tempo, alla luce di quanto premesso, ci viene difficile immaginare che la delicata fase che ci apprestiamo ad affrontare possa essere gestita dal Magnifico Rettore senza il consenso del Senato Accademico.

Per questo motivo, al fine di scongiurare il pericolo di una totale paralisi politico-amministrativa, sarebbe opportuno ed auspicabile che il Rettore anticipasse le dimissioni favorendo l’avvio della fase transitoria in un clima più sereno. Sarebbe, questo, un ulteriore gesto di responsabilità consono a chi, come Lui, ha sempre dimostrato grande senso delle istituzioni. Potrebbe essere utile per garantire alla “Mediterranea” lo slancio necessario per affrontare le difficili sfide che la attendono.

Per il Consiglio degli Studenti – Il Presidente
Salvatore Palermo

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