Nell’ambito dei seminari del Laboratorio di Sintesi Finale Scenari sostenibili in contesti mutevoli , coordinatore prof Renato Nicolini, mercoledì 14 marzo ore 16.30 aula A2 Facoltà di Architettura di Reggio Calabria, si svolgerà il seminario aperto:
“IL PARCO DELLA MEMORIA A SAN GIULIANO” architetto Santo Marra
introduce: Vincenzo Gioffrè, interventi di Renato Nicolini, Consuelo Nava, Lucia Della Spina, gli Studenti
REALIZZAZIONE DEL "PARCO DELLA MEMORIA" DEDICATO ALLE VITTIME DEL SISMA DEL 31.10.2002 Comune di San Giuliano di Puglia (Provincia di Campobasso) Sindaco Luigi Barbieri; R.U.P. Ernestina Cavuoto Ufficio del Soggetto Attuatore Ordinanza P.C.M. n. 3375 del 10.09.04. Impresa Mario Di Biase Commissione di Collaudo Ing. G.Rossi, Arch G.Orsini Corpi illuminanti Guzzini Autori: SUDARCH + MN Santo Marra Pietro Latella Luciana Polimeni Nieves Mestre Manuel Leira Vincenzo Mantuan
Il Parco della Memoria circonda l’area della scuola elementare Francesco Jovine, il cui crollo, in occasione del sisma del 31 ottobre 2002, provocò la morte di 27 bambini e di una maestra; altre due persone persero la vita a San Giuliano. Il progetto si estende attraverso un percorso reale che vuole essere un cammino di meditazione, con luoghi per la memoria e per la preghiera. Il Parco riceve i visitatori ed i cittadini di San Giuliano nei suoi spazi sacri attraverso i simboli che mantengono la memoria della tragedia, di quanti sono scomparsi e dei sentimenti forti che ancora legano chi è rimasto a chi non c’è più. Filo conduttore e tema del Parco è il cammino della vita, l’istante della tragedia e il percorso di elaborazione del lutto. Il cammino è rappresentato dai percorsi segnati nel pavimento bianco che tutto avvolge e preserva, senza nascondere le forme topografiche e i dislivelli, e che al suo interno contiene anche i ruderi della scuola crollata, cristallizzando la memoria del tragico evento. I ricorsi neri su questa base pavimentale bianca sottolineano camminamenti che bruscamente si interrompono incontrando l’area sacra dei ruderi, così come bruscamente, in quel punto, si sono interrotti i cammini di tante vite: il vuoto e l’assenza coincidono con l’istante irreversibile della tragedia e precedono il percorso psicologico obbligatorio di elaborazione del lutto, quando la vita può riprendere solo nel ricordo. Così anche i camminamenti riprendono, per condurre il visitatore sino alla fine del Parco, attraversando il bosco eterno di giunchi, il Memoriale, momento di ricongiunzione spirituale per i familiari, forte simbolo del parco a rappresentare che la vita può riprendere veramente solo dopo l’elaborazione del lutto. In questo spazio dalla forte connotazione spirituale, il ricordo di quanti non ci sono più è portato dalla brezza del vento che agita i giunchi: 15 filari, ognuno con due facciate, simboleggiano i 30 visi delle vittime del sisma. Quando scende la sera il Memoriale si accende di luccichii per compiere il progetto luminico, un cielo sempre stellato a protezione del perenne ricordo, unione nella luce del tempo e dello spazio.
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