In occasione della pubblicazione del volume a cura di Giovanni Laganà “Paesaggi di città non città. Franco Zagari, quattro progetti di ricerca”, per i tipi di Libria editore, Melfi 2012, si terrà un incontro con Franco Zagari sul tema Paesaggi di città non città in Aula magna della Facoltà di Architettura il 12 Aprile alle ore 12.00.
Parteciperanno all’evento la preside della Facoltà di Architettura Francesca Fatta, Gian Piero Donin, Gianni Brandolino, Michelangelo Pugliese, Claudio Roseti.
La qualità del paesaggio è in crisi, tutti lo sanno. Ma quando ci interroghiamo sulla natura di questo stato di cose che ci dovrebbe coinvolgere nella nostra vita più intima, noi fatichiamo anche solo a descriverle e a trovare una capacità di reazione, come invece dovrebbe essere del tutto spontaneo. Una delle ragioni per cui il paesaggio soffre è che l'immaginario collettivo ne mette a fuoco solo delle forme legate a una disperata nostalgia. Vi è diffidenza per il nuovo, ma non vi è alternativa, se non siamo in grado di dare un futuro a un luogo il suo passato presto diventerà uno stereotipo. E' drammatico constatare che vi è come un'ipnosi che nella preoccupazione dei più antepone altri valori, o piuttosto degli incubi, tutti gli spettri della crisi, ad esempio - sicurezza, nuova povertà, disoccupazione -, oppure semplicemente sublima e trasferisce questo valore in altri media più virtuali, non spettri allora, ma seconde vite parallele, il web, la città come un sistema di servizi e di consumi, gli uni e gli altri più nomadi, autonomi, anche la famiglia si è come semplificata. Il paesaggio, che pure tutte queste cose riguarda centralmente, è come invisibile, e lo è ancor prima di essere concepito come un bene culturale, pur avendo delle straordinarie potenzialità economiche e sociali. (Franco Zagari)
